Per emergere nell’odierno mercato del lavoro, il tuo arsenale non può limitarsi al semplice curriculum vitae: dovrai sfoderare anche un buon portfolio.
Negli ultimi anni, questo strumento ha assunto un peso sempre maggiore, grazie alla sua capacità di evidenziare con immediatezza le coordinate professionali e la personalità di un individuo (o di un intero team, come nel nostro caso).
Ciò vale in particolar modo per tutti quei professionisti che mettono al servizio del prossimo la propria creatività: figure come fotografi, grafici, illustratori e web designer non possono assolutamente farne a meno.
Tuttavia, un bel portfolio artistico, dotato di una veste grafica accattivante e realizzato con i migliori software di impaginazione (come Adobe InDesign), può costituire una marcia in più anche per chi opera in settori tradizionalmente non considerati creativi.
Vediamo insieme perché, a partire dalla definizione!
Cos’è un portfolio?
Il portfolio è una raccolta dei lavori e progetti più rappresentativi di un professionista, strutturata in modo tale da valorizzare le esperienze e le competenze maturate nel corso degli anni.
A questo punto ti starai chiedendo… ma allora qual è la vera differenza fra un curriculum e un portfolio? In fondo, non documentano entrambi la nostra storia professionale?
In parte sì, è così, eppure una differenza fondamentale c’è, ed è a livello sensoriale.
Laddove il curriculum si limita ad elencare schematicamente le esperienze e competenze di un professionista, il portfolio le mostra direttamente.
Fornisce una testimonianza visiva a supporto delle dichiarazioni già contenute nel curriculum. È proprio il ricorso alle immagini a garantire un impatto maggiore a questo strumento multimediale.
Sta tutta qui la forza di un portfolio: sfogliandolo (o scorrendolo), il selezionatore di un’azienda o il cliente potenziale possono formarsi un’opinione sulle tue skill a partire da prove tangibili.
Ad esempio, un conto è affermare di possedere delle ottime doti comunicative, un altro è validare la precedente affermazione con dei materiali concreti, come una brochure o una serie di testi elaborati per una campagna promozionale.
Il portfolio artistico: equilibrio tra forma e contenuto
Tipicamente, i recruiter hanno centinaia di proposte da esaminare e dispongono di un tempo limitato per decidere se sei o no la persona che stanno cercando.
Se vuoi veramente sbaragliare la concorrenza, un portfolio artistico è esattamente la soluzione che stai cercando!
Valorizzando la componente grafica e visuale, questa peculiare tipologia di portfolio ti consente di lasciare un’impressione duratura nel destinatario e, perché no, anche di stupirlo.
Alla fine saranno i tuoi contenuti a decretare o meno il tuo successo, ma mai sottovalutare la forma con cui decidi di esporli!
In particolare, la scelta dei colori dovrà essere perfettamente coerente con il tuo personal brand, con i valori e con l’immagine che desideri trasmettere.
Consideriamo il caso di Anna, social media manager junior di Equilibrium, che ha deciso di utilizzare l’azzurro come dominante cromatica del suo portfolio.
La scelta di Anna non è dettata da un mero capriccio estetico, ma è intimamente connessa con il suo ruolo attuale e le sue aspirazioni professionali.
L’azzurro, infatti, rientra tra le gradazioni del blu, colore che trasmette fiducia, sicurezza e affidabilità. Non a caso, si tratta di qualità imprescindibili per una figura come quella del social media manager, a cui viene affidata la comunicazione di intere aziende.
Sono accortezze come questa a dare (inconsciamente) a recruiter e clienti un’idea di chi siamo, ancor prima che lo abbiano letto.
L’importanza della struttura
Dal momento che il portfolio racconta visivamente la tua storia professionale, come ogni narrazione che si rispetti, dovrà possedere una struttura coerente e calcolata nei minimi dettagli.
A seconda dell’obiettivo che intendi raggiungere (allargare la tua cerchia di clienti o candidarti per una posizione aperta in un’azienda), puoi scegliere se suddividere il documento per argomenti/aree di interesse o se seguire una scansione cronologica.
Nel caso in cui tu non abbia ancora maturato un numero sufficiente di esperienze professionale, è buona prassi includere brevemente il tuo percorso formativo.
Se invece hai già avuto modo di prestare servizio presso diversi datori di lavoro, prenditi il tuo tempo per decidere a quali esperienze e prestazioni conferire maggiore rilievo.
La sezione più importante del tuo portfolio artistico
In entrambi i casi, la sezione dedicata ai lavori svolti rappresenta il cuore del portfolio e segna il discrimine fra l’essere scelti o scartati.
Occorrerà dunque realizzarla con occhio critico.
Sii severo con te stesso, spietato se necessario, e seleziona soltanto i lavori che rispecchiano al meglio il tuo talento.
Sappiamo quanto sia difficile, ma ti consigliamo di non cedere mai alla tentazione di includere ogni singola esperienza lavorativa.
Non tutte, infatti, saranno in linea con il tuo obiettivo attuale. Inserirle tutte indiscriminatamente equivale a consegnare un biglietto da visita confuso e, di conseguenza, respingente.
Piuttosto metti in evidenza tutti quei lavori grazie ai quali sei riuscito a farti notare nel tuo specifico settore professionale. Ancor meglio se sono supportati da recensioni e feedback positivi dei tuoi clienti passati o da referenze verificabili.
Ad esempio, se sei un copywriter freelance e la tua penna ha contribuito al successo di un sito web aziendale, dovrai assolutamente includere nel tuo portfolio gli articoli che hanno attirato il maggior numero di visitatori, nonché i report e le analitiche che confermano tale traguardo.
Hai preso parte ad un progetto ambizioso e sei soddisfatto del risultato finale? Mettilo in risalto all’interno del tuo portfolio, subito dopo le informazioni biografiche o in conclusione.
In questo modo darai prova delle tue capacità di adattamento anche di fronte alle sfide più ardue.
Ricorda infine di inserire più contenuti cliccabili che puoi, sia parti di testo sia immagini che rimandano a tutti i canali virtuali che, insieme, raccontano la tua storia professionale in progress.
Sei a un passo dal lavoro dei tuoi sogni e ti manca solo il portfolio artistico perfetto per conquistare anche i recruiter più esigenti?