Moonage Daydream, film-documentario del regista Brett Morgen,
il cui titolo è tratto dall’omonimo brano musicale
scritto da David Bowie nel 1971,
lancia uno sguardo inedito sulla vita dell’artista,
utilizzando filmati tratti dagli archivi personali di Bowie,
fra cui video di concerti dal vivo.
Lo troverai nelle sale cinematografiche a partire dal 26 settembre.
Dante, regia di Pupi Avati, con Sergio Castellitto, è un film che ricostruisce la vita di Dante attraverso gli occhi di Boccaccio, il quale, durante il suo viaggio da Firenze e Ravenna, ripercorrerà tutti i luoghi e le persone in cui si è imbattuto il Sommo Poeta nel periodo del suo esilio, riuscendo ad integrare i pezzi di quella che è stata una vera opera d’arte, ovvero la vita di Dante Alighieri.
Al cinema a partire dal 29 settembre.
La Notte del 12, girato da Dominik Moll, ambientato a Grenoble, parla dell’omicidio di Clara, futura ossessione dell’investigatore Yohan (Bastien Bouillon). È stato definito da Les Echos “un grande noir femminista”.
Anche questo verrà proiettato a partire dal 29 settembre.
I primi due sono personaggi celebri e magistrali, che hanno fatto della propria vita un atto di devozione assoluta all’arte, uno alla musica e l’altro alla scrittura. Mentre, il terzo personaggio è una vita spezzata, l’assenza atroce di un ricordo che serviva a delineare l’oggetto dell’amore per cui quella persona si è contraddistinta, di uno spazio vuoto assordante e di una mancanza perenne.
Si tratta di una giovane donna a noi contemporanea, bruciata sul rogo, simbolo della sofferenza di cui sono state vittime le donne di tutte le epoche, che si fa portavoce di una parola tanto diffusa quanto pesante: femminicidio.
È strano pensare come i primi due personaggi siano stati così vicini al mondo femminile, amandolo e omaggiandolo, mentre esistono persone che lo disprezzano così profondamente. Rendersi conto che una nostra certezza possa non esistere nell’universo di un altro, è un fatto tanto scontato quanto destabilizzante.
Dare voce ad altre vite
Ma cosa avrebbero fatto Bowie e Dante se si fossero trovati fisicamente nella storia di questo film? C’è qualcosa che l’arte e gli artisti possono fare concretamente per riuscire a risvegliare l’empatia e l’amore in persone apparentemente prive di umanità?
La risposta è sì, perché raccontare e dare voce ad altre vite è un atto di espansione con cui riusciamo a oltrepassare noi stessi e a donare amore verso qualcun altro. Guardare un oggetto e pensarlo sotto prospettive diverse da quella nostra è un’esperienza artistica, perché permette di non di identificarsi con la nostra immagine e di creare nuovi mondi all’interno del proprio Sé.
Gli altri 10 in 1 film a PalermoSe anche a te piacerebbe l’idea che lo stesso oggetto possa avere significati diversi e ti va di tuffarti nel mondo del racconto, non rinunciando all’atmosfera magica del cinema, vieni a trovarci il 30 settembre. Saremo al Cinema De Seta, ai Cantieri Culturali della Zisa, un luogo che di per sé è terreno comune di moltissimi artisti, per la serata dedicata alla seconda edizione dell’Equilibrium Cinefest.
Piuttosto che cercare un film a Palermo da guardare, potresti vederne diversi, spendendo lo stesso tempo. Proietteremo 10 racconti di 10 registi diversi, che avrà un unico soggetto: il cambiamento. Gli sguardi si moltiplicheranno, perché alla loro visione si aggiungerà quella propria di ognuno di noi.
E tu credi che raccontare e creare altre vite sia un atto d’empatia e d’amore verso il prossimo, che possa neutralizzare le pulsioni nocive dell’individuo?
Facci sapere nei commenti cosa ne pensi!